Destra e sinistra nella politica “interna” corporea!
Il nostro cervello è diviso in due parti, l’emisfero destro e l’emisfero sinistro, collegati tra loro da fibre nervose: il corpo calloso.
La neuroanatomista Jill Bolte Taylor ha avuto l’opportunità di studiare il proprio cervello in seguito ad un’aneurisma: l’emisfero sinistro ha smesso temporaneamente di fuzionare, permettendole di operare una distinzione netta tra le due parti. Secondo lei, i due cervelli funzionano in maniera quasi indipendente e ciascuno ha una propria personalità. Di seguito le rispettive caratteristiche.
Cervello sinistro
- Funziona come un processore seriale o un circuito in serie; può analizzare un dato (idea) alla volta.
- E’ orientato nel tempo in modo lineare, sia riguardo al passato, sia riguardo al futuro. Esamina i piccoli dettagli del momento presente, li categorizza, li associa a informazioni del passato, li studia e proietta tutte le nuove possibilità nel futuro.
- Pensa tramite il linguaggio e ci parla. E’ la vocina che ci dice: “Hai dimenticato di fare quella cosa!”.
- Non vede alcuna connessione tra l’individuo e il suo ambiente. E’ la voce che dice: “Io sono”. [ma “io” chi? Aggiungo io…]
- Spirito cartesiano, riflette metodicamente. Nota ogni dettaglio e imperfezione, emette giudizi e cerca costantemente di cambiare la realtà in vista di un futuro migliore.
Cervello destro
- Funziona come un processore o un circuito parallelo. Può analizzare molte informazioni simultaneamente.
- E’ orientato unicamente verso il presente. Il concetto di tempo non esiste per lui.
- Riesce ad operare una buona connessione tra l’individuo, le sue cellule e il suo ambiente.
- Vede la bellezza delle cose e cerca la pace.
- Pensa per immagini.
- E’ il cervello creativo e artistico.
Anche se questa suddivisione di dominanza non è così anatomicamente precisa, si può arguire che il cervello sinistro abbia molto in comune con il concetto di ego. Nasciamo tutti con due cervelli distinti, ma ad un certo punto della loro esistenza molte persone preferiscono far funzionare un emisfero più dell’altro, cioè il sinistro, responsabile del senso analitico, logico e metodico. Questa è la parte che ci fa credere di essere separati dall’universo ed è quella che di solito la civiltà contemporanea valorizza negli individui. Tale sovrastima del cervello sinistro e il suo eccessivo utilizzo causano uno squilibrio nella salute, che si traduce in una condizione nota come “infelicità”.
Non si può trovare la felicità facendo affidamento unicamente sul cervello razionale, perchè la felicità esiste solo nel momento presente e il pensiero logico lo sfugge.
jill Bolte Taylor ha concluso che i due cervelli sono collegati tramite il corpo calloso e che è possibile scegliere in qualunque momento tra i due. Il primo passo è di esserne semplicemente consapevoli.
Non si tratta di raggiungere il momento presente; non occorre fare nulla. E non bisogna neppure “sforzarsi” di non fare nulla; basta smettere di girare in tondo e lasciare che la bellezza si sprigioni.
Le attività del cervello sinistro sono estremamente importanti, ma dobbiamo mantenere un equilibrio tra i due emisferi perchè il cervello funzioni correttamente, massimizzi il suo potenziale, ritrovi l’armonia e raggiunga lo stato in cui tutto fluisce.
Per tante persone il concetto di ego è sorprendente e difficile da afferrare; è un atteggiamento normale, essendo il risultato di un condizionamento che dura da molte generazioni.