La luce come veicolo di informazione tra cellule viventi.

Oggi descriviamo uno dei lavori condotti dal Centro Ricerche Mediche dell’Accademia delle Scienze Sovietica di Novosibirsk e che è stato denominato esperimento di Alma-Ata [riferimento: V. P. Kaznachejev e L. P. Michailova, Ultraweak Radiation from Cells as Mechanism of Intercellular Interaction. Nauka, Novosibirsk, 1981 (Russian)].

contatto ottico trasmissione

Prendiamo due palloni di vetro muniti di diaframma di vetro normale oppure di vetro al quarzo. I due palloni vengono congiunti in corrispondenza dei diaframmi. in entrambi i palloni vengono immesse colture cellulari. In una delle  due colture viene indotta una malattia, ad esempio un’infezione virale. Dopo un certo tempo, le colture cellulari vengono analizzate con il microscopio elettronico.

Quando si è usato il diaframma di vetro normale (che è impermeabile alla luce ultraviletta), nella coltura cellulare separata da quella infetta non si riscontrano segni di malattia. Quando invece è usato il diaframma di vetro al quarzo, che è permeabile alla luce ultravioletta, si riscontrano sintomi di infezione anche nella coltura cellulare separata. Evidentemente sono penetrati attraverso il vetro al quarzo dei “segnali” patogeni con delle componenti ultraviolette, i quali hanno infettato la coltura cellulare originariamente sana, senza trasmissione del virus o della particella. Su oltre 10.000 esperimenti condotti, si è osservata una riproducibilità dei risultati pari all’80.

Il fattore discriminante tra le due condizioni sperimentali è dunque la presenza o meno di contatto ottico.

In altri termini, il contatto ottico attraverso il messaggero “luce” comunica alla coltura non infettata le istruzioni per infettarsi. Questi risultati sono in linea con quelli ottenuti dalle più recenti ricerche di Montagnier, con la differenza che l’agente elettromagnetico impiegato non era più la luce visibile, ma campi elettromagnetici di frequenza di qualche migliaio di Hz registrati nell’acqua. Questi dati costituiscono un esempio di trasporto elettromagnetico delle istruzioni per la produzione di strutture biochimiche.

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